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What place has an emigration past in an immigration present? Italy and Ireland compared


I Glynn

Abstract

Nel diciannovesimo e ventesimo secolo milioni di Irlandesi e di Italiani emigrarono verso diversi paesi del mondo alla ricerca di una vita migliore. Le persone che hanno lasciato i confini irlandesi sono stati spesso rappresentati come esuli dallo stato irlandese, e costantemente commemorati in coerenza con le tradizionali idee nazionaliste irlandesi. Diversamente, l’Italia non
disponeva di una simile narrativa coloniale a cui far riferimento, e dunque lo stato italiano era riluttante a commemorare un passato di emigrazione che dimostrava l’incapacità dello stato a provvedere alle necessità dei suoi cittadini. Ironicamente, questa distinzione è diventata percettibile nei dibattiti contemporanei sull’immigrazione. In Irlanda, nei primi dibattiti che hanno avuto luogo tra la metà e la fine degli anni ’90, gli attori pro-immigrazione hanno evocato in maniera costante la memoria della passata emigrazione irlandese, per indurre nei nativi irlandesi compassione verso i nuovi arrivati. Questa narrativa è stata tuttavia invocata meno frequentemente negli anni più recenti, da quando la compassione per gli immigrati è iniziata a declinare. In Italia, la storia di emigrazione del paese si è fatta notare soprattutto per l’assenza dai dibattiti sull’immigrazione. Quello che entrambi i casi dimostrano
è che il passato viene ricordato soltanto se è in accordo con le necessità del
presente.

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eISSN: 2225-7039
print ISSN: 1012-2338