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Sicily’s historical traumas: Luigi Pirandello’s “l’altro figlio” and its cinematic rendition by Paolo and Vittorio Taviani in Kaos (1984)


Giordana Poggioli-Kaftan

Abstract

Il saggio prende in esame una novella pirandelliana e la sua resa cinematografica. In “L’altro figlio”, Maragrazia, la protagonista, vive completamente e tragicamente emarginata dagli abitanti di Farnia (Sicilia) che la considerano una vecchia pazza. Causa della sua apparente pazzia sembra essere la lontananza dei suoi amati figli, emigrati da anni in America come tanti concittadini, con i quali ha perso ogni contatto. Un giovane medico appena arrivato a Farnia ha pena di Maragrazia e, interessandosi del suo stato mentale, decide di farsi raccontare la storia della sua vita. Viene così a scoprire che il marito della povera donna era stato ucciso da una banda di briganti, usciti di prigione grazie ad un decreto di Garibaldi, e che lei stessa è stata violentata e tenuta prigioniera per mesi da uno dei briganti dal quale avrà un figlio che però non riuscirà mai ad accettare. Attraverso l’analisi ‘transmediale’ della novella, il saggio si concentra sull’esame della narrativizzazione e resa cinematica del trauma storico collettivo Siciliano.

Keywords: Historical trauma, Garibaldi, emigration, mafia, Italy’s unification


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eISSN: 2225-7039
print ISSN: 1012-2338